Translate

sabato 15 novembre 2014

Ventitreesimo Post: Torino

                                        "Torino non è un luogo che si abbandona"    
                                                                                                  Friedrich Nietzsche.
Aveva ragione Nietzsche, Torino non andrebbe mai lasciata andare. Il filosofo tedesco si trasferì in questa città negli ultimi anni della sua vita, più precisamente nel 1888, in cui scrive alcune sue opere, tra cui il "Ecce Homo", e qua ha un crollo mentale che lo porterà progressivamente a perdere da questo momento in poi le capacità fisiche e psichiche. 
Torino è una città molto maestosa, la grandiosità delle sue piazze è incredibile e l'eleganza dei palazzi e delle statue incantevole. È una città piuttosto recente fondata dai Romani come castrum, cioè accampamento militare; ancora oggi le sue strade mantengono una struttura viaria a reticolo caratterizzata dalla lunghezza e dalla larghezza. Divenne capitale dello stato Sabaudo nella metà del XVI secolo e la sua urbanizzazione è ancora come appare oggi ai nostri occhi. La Mole non poteva avere un nome più azzeccato, è straordinariamente grande, con quella guglia che termina con una stella a sei punte è un'opera immensa. 
È piacevole passeggiare per le vie del centro come Via Po o Via Roma, si può girare a piedi e allo stesso modo con i mezzi pubblici. Se si cerca una città diversa dalle altre città italiane, forse troppo turistiche, Torino è la città ideale.
Piazza Vittorio Emanuele II 
i Giardini Reali
la Mole 

Nessun commento:

Posta un commento