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Visualizzazione post con etichetta turist. Mostra tutti i post
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lunedì 3 novembre 2014

Diciottesimo Post: Venezia

"Quando arriviamo a Venezia, stammi vicina. Il sindaco dice che a guardare le pitture uno casca in acqua come niente."
Nantas Selvaggio

Niente di più vero, appena arrivi a Venezia di sembra di arrivare in un luogo surreale, un qualcosa di così bello e insolito che non ha pari nel mondo. Si parte dal Piazzale Roma con il Quarto Ponte progettato dallo spagnolo Calatrava, architetto anche della Ciutat de les Arts i les Ciències a Valencia, e da li si deve prendere un vaporetto che ti porta dove desideri. Consiglio vivamente a tutti i turisti di cercare di accaparrassi i posti in prima fila del vaporetto per godersi una visuale fantastica del Canal Grande. Consiglio di visitare anche i Musei che possono avere opere meravigliose provenienti dalle collezioni delle ricche famiglie patrizie Veneziane, come quelle dell'Accademia, del Cà d'Oro o del Museo Correr. Ma Venezia ospita anche una vastissima collezione di arte moderna e contemporanea che mai mi sarei aspettato di trovare nella Laguna, come la collezione Peggy Guggenheim di cui in seguito parlerò, o del Cà Pesaro, che temporaneamente ospita una mostra sull'arte dei nostri giorni. 
Una raccolta di arte moderna di tale porzione la si può, forse, trovare solo a Milano ed esagerando a Torino o Roma. Consiglio di salire nel campanile di San Giorgio (progetto del Palladio) al tramonto o visitare la Sagrestia della Salute. Consiglio di visitare questa città incantata che ogni giorno rischiamo che l'acqua si riprenda. 
Canal Grande

S.M. della Salute

vista dal campanile di San Giorgio Maggiore

il Giglio

venerdì 24 ottobre 2014

Quindicesimo Post: Parigi

Parigi, la città dell'amore, è un'antichissima città e la capitale di Francia. Polo culturale tutto il medioevo e l'illuminismo grazie alla presenza dei reali, ma anche per tutto il 1800\1900, oggi mantiene il primato di città più visitata nel mondo. Città dove nascono arti fondamentali per il mondo, a Saint-Denis nasce lo stile Gotico che ora in tutto il mondo ancora domina i cieli con le sue guglie e i suoi pinnacoli. Fiorisce nel vero senso della parola anche l'Art Nouveaux che nei primi del 1900 la pone come capitale dell'eleganza insieme a Napoli. Ma Parigi non la si riesce a vederla tutta in un solo viaggio, c'è troppo da vedere, tra antico, moderno e contemporaneo; solo il Louvre se visto tutto e bene occupa 2 giorni. Ma la meravigliosità di Notre Dame, sia dentro che la facciata che i lati esteriori con quegli archi rampanti che ricordano tanto le opere moderne cosi elaborate di oggigiorno. Parlerò più approfonditamente della Ville Lumiére nei prossimi Post. Foto scattate con un iPhone3g 

Les jardins de Tuileries 
Esempi dell'architettura del ferro a Parigi (l'esempio più noto è la Tour Eiffel) con il secondo piano la Basilique du Sacre Cœur sopra Montmatre



Una visione distorta ottenuta naturalmente dal telefono della facciata del Musée du Louvre

mercoledì 15 ottobre 2014

Undicesimo Post: Oslo

Capitale della ricca Norvegia, tanto cara quanto fredda. Mi è capitato di andarci in Aprile e trovarci comunque un clima rigido. Città che molto moderna, nuovi grattacieli spuntano nello skyline, ma non trascura le, anche se poche, costruzioni medievali come la Fortezza di Akershus o la novecentesca Cattedrale di Sant'Olav. Ma il punto forte della modernità scandinava della città rimane l'immensa e la candida Operahuset, l'operá della città norvegese. Meritevoli anche la Nasjonalgalleriet e un po deludente il Museo Munch. Emozionante vedere il posto dove annualmente consegnano il nobel per la pace. Spettacolari il parco e le sculture del Vigelandsanlegget, niente che è un parco dove sono esposte permanentemente le sculture dello scultore norvegese Gustav Vigeland.
Foto scattate con un iPhone5.

Skyline di Oslo
Operahuset's family
Operahuset
Una piazza particolare
Vigelandsanlegget
L'urlo di Munch
The City






mercoledì 24 settembre 2014

Quinto Post: Lloret de Mar


Raduna turisti da tutta Europa, meta di divertimento dei più particolari che io abbia mai visto. Arrivarci è semplicissimo, si può prendere un bus diretto che passa su una strada litoranea e il tragitto non dura più di un'ora e mezzo. Sceso dal pullman la prima cosa che ho notato è un atmosfera molto fittizia, un delirio di luci al neon con discoteche ad ogni passo, giovani con sorrisi etilici pronti ad una nuova nottata e i "buttadentro" che ci riconoscevano, perché molto popolare come meta per noi Italiani la costa Brava. Il primo giorno si va a ballare, in una discoteca, il DISCO TROPICS che neanche tutte quelle nostre messe insieme avrebbero battuto, ambiente molto giovanile, non troppo elegante ma neanche così trasandato, musica molto ben remixata. La mattina si va a spasso per i negozietti di souvenir, tutti uguali e tutti con la stessa roba, e a cercare un ristorante che non fossero i Mc Donald's o i Burger King presenti ad ogni angolo. Per farvi capire la situazione, dentro una discoteca c'era un Burger King aperto dalle 4 a.m. all'alba. Ma sorvolando il secondo giorno dopo una buona cena in una Steak House si va per poco in un'altra discoteca e poi a casa presto! La terza giornata ho potuto ammirare, credo, l'unica chiesa presente nella località, e mi ha colpito molto la sua cupola e le sue decorazioni in modernismo catalano, tutto colorato e mosaicato. La sera capitiamo ad un Fluo Party dove sparavano secchi e secchi stracolmi di vernice+acqua che "non avrebbero dovuto macchiare", non credeteci. Mi è dispiaciuto il quarto giorno dover andare via, mi ero abituato a quella finta città fatta esclusivamente per quello per cui c'era, divertimento, hotel e cibo, una spiaggia non invidiabile e tante persone da tutta Europa con tutta la foga e la voglia di divertirsi che hai tu. Consigliatissimo.
Posto delle foto che ho fatto con un iPhone 4S, un Samsung Galaxy s4 e un iPhone 5.
Chiesa di Sant Romà
Disco Revolution
La Playa de Lloret 




venerdì 19 settembre 2014

Terzo post: Firenze

"Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande, che per mare e per terra batti l'ali, e per lo 'nferno tuo nome si spande!"
Non posso non aprire il terzo post su Firenze senza una citazione Dantesca, più precisamente proveniente dal XXVI canto dell'Inferno. Cosa si può dire di Firenze? Senz'altro che è una delle città più belle del mondo, ma anche questo grande pregio non riuscirebbe a descriverla a uno che non ha mai avuto la fortuna di starci, tutti i complimenti possibili non riuscirebbero a creare un'idea razionale di quello che in realtà ci si pone davanti appena si è in una delle numerose piazze o chiese. È una città che è in grado di  far innamorare ogni turista, la quale si porta via al ritorno un pezzo di città nel cuore. Per gli amanti della fotografia e dell'arte è un must, si deve andare, offre panorami impressionanti dove si vede tutta la città dal Piazzale Michelangelo e minuscoli e divini dettagli in ogni muro, porta o finestra! Sarò un po' di parte ma è la città "che in cuore ho sempre qui.". Termino questo post(o) con alcuni scatti che ho avuto la fortuna di fare in alcuni mie soggiorni nella perla di Toscana con un iPhone5


Santa Maria Novella

Battistero di San Giovanni
Panorama mozzafiato da Piazzale Michelangelo
L'incredibile Duomo