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mercoledì 29 ottobre 2014

Diciasettesimo Post: Roma II

Roma è sempre dominata dai potenti, sin dall'impero dagli imperatori, che durante il medioevo e oltre dai papi, fino ai giorni nostri dove opera la politica Italiana. Mi interessa sopratutto un periodo tra questi di cui parlare, ossia quello dei Papi, del post Rinascimento e della controriforma, del realismo e della verità nuda e cruda, della luce, di Caravaggio. Nato a Milano nel 1571, Michelangelo Merisi da Caravaggio, nel 1592 parte per Roma dove inizia a dipingere soggetti semplici, giovani modelli che si dilettano a cantare o suonare, ma solo nel 1595 comincia delle commissioni importanti grazie alla conoscenza del Cardinal del Monte, suo principale mecenate. Caravaggio frequenta postacci, gioca d'azzarde e spesso beve un po troppo, ma la sua pittura lo avvicina al patriziato romano, ai potenti del clero e alla divinità. Sempre in mezzo a scorribande nel 1606 fà l'irreparabile, uccide Ranuccio Tommasoni e si da alla fuga tra Napoli, La Valletta, Sicilia e nuovamente Napoli, poiché la sentenza di decapitazione. Nel 1610 dopo che stava per ritornare a Roma per ricevere la grazia da Papa Paolo V, ma muore nel percorso a Porto Ercole, in Toscana. 
Questa è la triste e breve vita di un pittore italiano che è riuscito in pochi anni a rimodernare l'arte, a scrivere le prime righe di un nuovo capitolo della storia dell'arte italiana e mondiale. La sua pittura e vera e la luce divina illumina solo chi decide lui, la controriforma ormai brulica per tutta Roma. Oggi vi porterò dentro a i luoghi Romani che custodiscono le opere del Merisi, come la meraviglisa San Luigi dei Francesi nella cappella Contarelli, Santa Maria del Popolo nella cappella Cerasi o nella Galleria Borghese. 
Foto scattate nel gelido, freddo e festoso periodo Natalizio con un iPhone5.
San Luigi dei Francesi
Vocazione di San Matteo presso San Luigi Francesi
Crocefissione di Saulo a Santa Maria del Popolo 
Davide e Golia presso la Galleria Borghese
San Girolamo alla Borghese






lunedì 27 ottobre 2014

Sedicesimo Post: Orani

Orani è un minuscolo paesino nella provincia di Nuoro, avvolto dalle montagne, si trova circa 500 metri sopra il livello del mare. Parlerò di questo posto nonostante possa sembrare essere in contrasto con le grandi metropoli e capitali, ma questo paesino ospita una grande collezione d'arte, la più grande di un artista Sardo diventato famoso prima in Italia, poi negli States e in seguito in tutto il mondo. Infatti il museo Nivola oggi è diventato una meta importante per tutti gli amanti dell'arte Sarda contemporanea come è Ulassai con Maria Lai. Con una nuova architettura fatta da un architetto Svizzero il museo è immerso in un parco e quindi nella natura del pittoresco paesino. Ci sono molte chiese non antichissime tra cui quella di Nostra Signora d'Itria che presenta un graffito dello stesso Nivola.
Pubblico alcune foto fate con un iPhone 5 del museo e del paese.

Museo Nivola
Un marmo di Costantino Nivola
Chiesa di Nostra Signora d'Itria
Un quadro di Nivola che descrive una Av. di Manhattan





venerdì 24 ottobre 2014

Quindicesimo Post: Parigi

Parigi, la città dell'amore, è un'antichissima città e la capitale di Francia. Polo culturale tutto il medioevo e l'illuminismo grazie alla presenza dei reali, ma anche per tutto il 1800\1900, oggi mantiene il primato di città più visitata nel mondo. Città dove nascono arti fondamentali per il mondo, a Saint-Denis nasce lo stile Gotico che ora in tutto il mondo ancora domina i cieli con le sue guglie e i suoi pinnacoli. Fiorisce nel vero senso della parola anche l'Art Nouveaux che nei primi del 1900 la pone come capitale dell'eleganza insieme a Napoli. Ma Parigi non la si riesce a vederla tutta in un solo viaggio, c'è troppo da vedere, tra antico, moderno e contemporaneo; solo il Louvre se visto tutto e bene occupa 2 giorni. Ma la meravigliosità di Notre Dame, sia dentro che la facciata che i lati esteriori con quegli archi rampanti che ricordano tanto le opere moderne cosi elaborate di oggigiorno. Parlerò più approfonditamente della Ville Lumiére nei prossimi Post. Foto scattate con un iPhone3g 

Les jardins de Tuileries 
Esempi dell'architettura del ferro a Parigi (l'esempio più noto è la Tour Eiffel) con il secondo piano la Basilique du Sacre Cœur sopra Montmatre



Una visione distorta ottenuta naturalmente dal telefono della facciata del Musée du Louvre

giovedì 23 ottobre 2014

Quattordicesimo Post: New York II

Oggi andremo alla scoperta di due musei di arte moderna e contemporanea tra i più importanti esistenti al mondo. Essi si trovano tutti nella stessa città, ossia New York, e addirittura nella stessa strada, ossia la Fifth Avenue, in un pezzo dedicato a loro chiamato Museum Mile che confina con Central Park. Parliamo della parte dedicata all'arte moderna del colossale MET, e del celeberrimo  MoMA, le collezioni da loro possedute sono quelle che le varie ricche famiglie newyorkesi hanno raccolto in una vita e alla morte hanno deciso di donarle per poi essere inserite in questi musei. Sono opere di arte moderna e contemporanea magistrali, con nomi di spicco nella storia dell'arte. Pubblicherò delle foto di opere famose e di quelle che mi hanno più emozionato.
Foto scattate con iPhone5, buona visione :-)

La Danse - Henri Matisse
MoMA

Water Lilies - Claude Monet
MoMA

Gold Marylin Monroe - Andy Warhol
MOMA

Two painting by Edward Hopper
MET

Three Stuies for a Self-Portrait - Francis Bacon
MET

Garden at Saint-Adresse - Claude Monet
MET
The Dance Class - Edgar Degas
MET
 NYC

mercoledì 22 ottobre 2014

Tredicesimo Post: Cagliari II

Città che avrebbe tanto da offrire ma che poco fa. Recentemente è stata battuta da Matera per l'elezione di città della cultura del 2019. Penso che non sia ancora in grado di partecipare a un concorso del genere e uscirne vincitrice. Non perché non abbia le potenzialità per farlo, ma se non vengono sfruttate al massimo le cose che possediamo non si può pretendere di concorrere ad armi pari con le altre "capitali" Italiane candidate.
Sono molto critico a riguardo perché come molti altri me l'aspettavo anche io, almeno un pò ci speravo, nonostante le città avversarie fossero importanti, famose e belle come Siena, Perugia o Ravenna. Nonostante le caratteristiche che rendono unica la mia città non vengano considerate. Nonostante questo avrebbe portato notorietà a livello Europeo alla città e alla meravigliosa regione, e ciò avrebbe significato turismo e tutto ciò che ne consegue.
La città poi ha iniziato una nuova urbanizzazione e anche se non più in corsa questi miglioramenti verranno ultimati, ma sono dell'opinione che sarebbero dovuti in primis iniziare per migliorare la città e solo in secondo luogo vincere un concorso, per quanto importante esso sia.
Amo la mia città e penso che se mai un giorno dovessi trasferirmi lontano da Cagliari ci sarebbe sempre un qualcosa che mi riporterebbe indietro, a parte il mare o il clima, un qualcosa di invisibile, come una calamita richiama il suo magnete.


sabato 18 ottobre 2014

Dodicesimo Post: Bologna

Bologna la dotta, Bologna la grassa, Bologna turrita, Bologna la rossa. Per una persona che non conosce minimamente Bologna possono sembrare strani questi nomignoli attribuitigli amichevolemente dai cittadini. E' chiamata la dotta perchè il suo ateneo è presente dal 1088, per questo è la più antica università d'occidente e la terza più antica del mondo dopo la Marocchina al-Qarawiyyin (859) e l'Egiziana al-Azhar (872) ed è considerata la più prestigiosa in Italia.
E' la grassa perché la cucina emiliana è superba, fatta di sapori semplici e gustosi. Rinomata per la mortadella esportata in tutto il mondo e per i celeberrimi tortellini.
E' la Turrita perché tra il XII e il XIII vennero innalzate tantissime case torri, alcuni parlano di addirittura 180, fate costruire dai ricchi borghesi come strumento di offesa\difesa ma sopratutto come simbolo di potere, un qualcosa di monumentale che dimostrasse la ricchezza dei committenti.
E' la rossa, bè perché Bologna è tutta rossa. Vista dall'alto della torre degli Asinelli sembra ci sia sopra un tappeto. E anche perché la posizione politica della città è conosciuta, la sinistra.
Foto scattate con un iPhone5 e il iPhone4.

La torre degli Asinelli
La chiesa di San Domenico 

mercoledì 15 ottobre 2014

Undicesimo Post: Oslo

Capitale della ricca Norvegia, tanto cara quanto fredda. Mi è capitato di andarci in Aprile e trovarci comunque un clima rigido. Città che molto moderna, nuovi grattacieli spuntano nello skyline, ma non trascura le, anche se poche, costruzioni medievali come la Fortezza di Akershus o la novecentesca Cattedrale di Sant'Olav. Ma il punto forte della modernità scandinava della città rimane l'immensa e la candida Operahuset, l'operá della città norvegese. Meritevoli anche la Nasjonalgalleriet e un po deludente il Museo Munch. Emozionante vedere il posto dove annualmente consegnano il nobel per la pace. Spettacolari il parco e le sculture del Vigelandsanlegget, niente che è un parco dove sono esposte permanentemente le sculture dello scultore norvegese Gustav Vigeland.
Foto scattate con un iPhone5.

Skyline di Oslo
Operahuset's family
Operahuset
Una piazza particolare
Vigelandsanlegget
L'urlo di Munch
The City






Decimo Post: Barcellona

Capoluogo della Catalogna Spagnola, situata nella festaiola Costa Brava, la città è una destinazione spesso economica grazie all'Aereoporto di Girona-Costa Brava che tratta con Ryanair. Capitale indiscussa ed internazione del modernismo catalano, stile iniziato da Lluís Domènech i Montaner e affinato da Antoni Gaudi che ne è il massimo esponente. Infatti la città conserva le sue opere come la Sagrada Familia, il Parc Güell e le Case Milá e Battlò site in Passeig de Gràcia, la strada che collega la Plaça Catalunya al quartiere omonimo. Cittá grandissima, con tanti quartieri e ognuno ha la sua peculiarità. Il Barri Gotic è la zona vecchia della città dove si trovano il Duomo di Sant'Eulalia e la Basilica di Santa Maria del Mar, entrambe in stile gotico, e il famoso Museu Picasso. Ci si sposta velocemente a Barcellona grazie all'efficiente metropolitana. La Rambla è qualcosa di unico, una strada così l'ho vista solo nella città Spagnola. Al Port Vell è facile trovare ristorantini buoni ed economici, dove prendere la paella è praticamente obbligatorio. Vicino al porto si trova La Barceloneta, il quartiere della movida dei catalanes, con il Casinò e tante discoteche del calibro di Pacha e Opium.
Mi pento amaramente di non esser riuscito ad andare al Tibidabo, e di non essere entrato in neanche un'opera di Gaudi.
Posto delle foto scattate con iPhone5, GalaxyS3, iPhone4s


La Torre Agbar di notte
Un opera del Museu Picasso
Il complesso della Barceloneta

Sagrada Familia
Parc Güell 






domenica 12 ottobre 2014

Nono Post: Pisa

"Ho qui in Pisa una certa strada deliziosa, che io chiamo Via delle rimembranze: là vo a passeggiare quando voglio sognare ad occhi aperti."
Scrive così Giacomo Leopardi il 25 febbraio 1828 nella lettera alla sorella Paolina, uno dei tanti incantati dalla piccola e magica città Toscana che lui definisce una beatitudine. Mi è capitato di ritrovarmi a Pisa diverse volte e sempre ho ammirato le stesse cose, che seppur poche, la rendono ai miei occhi superba per la sua eleganza. Vediamo ovviamente come prima cosa di Pisa la  piazza dei Miracoli, chiamata così da Gabriele D'Annunzio per i suoi prodigi architettonici romanici e gotici, con la così famosa Torre/Campanile Pendente, l'immane Duomo e il Battistero decorato dai migliori maestri gotici de tempo. Salire nella torre è un esperienza travolgente, dopo un interminabile salita in una scala elicoidale si esce alla luce per vedere un panorama da una prospettiva difficile da ripetere. Sentire i cori angelici dentro il battistero causati da una perfetta armonizzazione della struttura così grande, con i pulpiti dei Pisano magistrali per i posteri. Per passare poi alla piazza dei Cavalieri con il palazzo della Carovana, che oggi ospita la Normale di Pisa, e Santo Stefano dei Cavalieri, una chiesa medicea che da dimora al quadro del Vasari: La Lapidazione di Santo Stefano. Meritevolissime seppur minori sono anche la chiesa romanica di San Michele in Borgo in pieno centro e il gioiellino gotico di Santa Maria della Spina nel lung'Arno. Molto spesso il palazzo blu ospita importanti esposizioni.
Be che dire della città nemica di Firenze? Semplicemente che ho notato che sono due città profondamente diverse, che in comune hanno solo l'Arno. 
Foto scattate con iPhone5, iPhone 4s e iPhone4
La magica Piazza dei Miracoli

La chiesa di Santa Maria della Spina

Vista dalla Torre di Pisa
Una panoramica dell'interno del Battistero
NEVER STOP TRAVEL



mercoledì 8 ottobre 2014

Ottavo Post: Orosei

Prima di iniziare il post volevo informare i miei pochi (pochissimi) lettori che ho modificato il BLoG di ePic con nuove grafiche e un nuovo design, anche per la versione smartphone.E per chi fosse interessato può seguirmi su instagram (http://instagram.com/fracardia) per poter vedere più foto e più esperienze. :-)


La Sardegna è rinomata in tutto il mondo come un paradiso terrestre per avere uno dei mari più belli del mondo. Ci sono tantissime località: dalle più "turistiche" a quei pezzetti di terra poco conosciuti, dove a volte si può arrivare solo in barca e solo alcuni hanno la fortuna di conoscere e apprezzare. In questo post(o) tratterò di una località che si trova nel versante nord est dell'isola, Orosei. Come detto sopra, Orosei è un piccolo paese famoso per il suo marmo, che, scelto da Gae Aultenti per il restauro, oggi decora il Musée d'Orsay di Parigi. Mi ha stupito il fatto che ci fossero cosi tante chiesette piccoline, quasi rurali, sparse tra i colli del paesino. Possiede spiagge incantevoli e un centro turistico pittoresco e piacevole. Allego delle foto scattate con un iPhone5 del paesino, di un Resort e delle sue spiagge.

Una gigantesca piscina
Tramonto dall'alto colle
La meravigliosa riserva naturale di Bidderosa
Una chiesa abbandonata




martedì 7 ottobre 2014

Settimo Post: Parma

Parma è una città in cui per mia sfortuna ho potuto soggiornarci solo pochi giorni, una città piccola che custodisce nel centro storico anche il centro della città. Dà i natali al Correggio e al Parmigianino e molte delle opere di questi sono tutt'oggi conservate nella Galleria Nazionale insieme ad altre opere notevoli, tra cui, quella che mi ha impressionato di più: una tavoletta in legno di neanche 25 cm di Leonardo da Vinci con una fanciulla che per i capelli in disordine hanno soprannominato amichevolmente "la Scapigliata". Poi il Duomo, cosi rude con la facciata in pietra risalente al romanico con la sua cupola affrescata dal Correggio come in San Giovanni, e il Battistero, di Benedetto Antelami, che sembra uno scrigno contenente antichi splendidi affreschi. Penso che la migliore cucina Italiana, quella apprezzata sia da noi che dall'intero mondo sia quella Emiliana, gustando il prosciutto di Parma e la mortadella Bologna, misto al Grana Padano d.o.p. con marmellate.
Una come poche in Italia.
Foto scattate con un iPhone5
Teatro Farnese
La Scapigliata
Il Battistero
La magistrale opera del Correggio al Duomo


mercoledì 1 ottobre 2014

Sesto Post: Roma

La città eterna, la capitale, il centro della politica italiana e della cristianità mondiale. Il fulcro passato di un popolo che superò anche addirittura Alessandro Magno per estensione del regno.Una città che,se non fosse esistita,il mondo non sarebbe mai come lo immaginiamo oggi, dove le leggende e i miti erano affiancati alle gesta del grande fondatore! Una città che ha definito, forse dopo la Grecia, la politica come la viviamo oggi. Roma è chiamata eterna perché sempre ci sarà, a crescere nel tempo e a cercare di raggiungere gli splendori e la grandezza dell'età imperiale. Riesce a raccogliere in uno degli agglomerati urbani più grandi del mondo ogni genere di arte che l'italia abbia visto, dalla loro, quella romana al paleocristiano, romanico e rinascimentale, il suo famoso barocco e il roccocò, fino ad arrivare all'architettura moderna dell'EUR. Un famoso detto a proposito dice:
Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma;quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma;quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo
Roma ha molto da offrire e seppur ci sia stato svariate non posso dire di conoscerla davvero, non si riesce a visitarla tutta in un solo viaggio, e ciò può dispiacere, ma almeno c'è sempre una buona ragione per poterci tornare. Penso di averla vista in ogni stagione, durante la sua torrida estate a cavallo tra Giugno e Luglio; il festoso capodanno vissuto tra Trastevere e Campo Marzio; durante il gelido Febbraio e si può ben dire che non ti stanca mai.
Allego delle foto fatte durante l'ultimo viaggio capodanno scorso realizzate con un iPhone5.

Una panoramica del Pantheon
Ponte Sisto con i fuochi di8 Capodanno

Corridoio delle carte geografiche ai musei vaticani