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giovedì 13 novembre 2014

Ventiduesimo Post: Barcellona II

Andiamo alla scoperta di uno degli artisti più influenti della storia dell'arte, Pablo Picasso. Esistono tre musei Picasso nel mondo, uno si trova a Parigi, uno a Malaga e l'ultimo, quello che ho visitato, a Barcellona. Questo museo è situato in un grande palazzo antico nell'antico quartiere del Barri Gotic. Nella sua collezione permanente si posso vedere tutti passi del pittore catalano, dal periodo giovanile, dove è presente un forte realismo, passando per il periodo blu e il periodo rosa, fino al suo tipico stile: il cubismo. Infatti le opere seguono cronologicamente la vita dell'artista e tramite importanti testimonianze sui suoi soggiorni tra Spagna e Francia. Queste opere si suddividono in disegni, quadri, sculture, affreschi e ceramiche. Importantissima anche la collezione dei 45 studi e quadri realizzati da Picasso sul capolavoro di Velasquez "Las Meninas" di cui era ossessionato.
Margot (1901)
Picasso è influenzato dall'arte di Toulouse-Lautrec e da Van Gogh 
Madre con bambino malato (1903)
Forse rappresenta la Madonna con il Bambino, il quadro è del Periodo Blu
Arlecchino (1917)
Picasso abbandona per un pò le influenze cubiste
Las Meninas (1957)
Las Meninas (1957)






mercoledì 15 ottobre 2014

Decimo Post: Barcellona

Capoluogo della Catalogna Spagnola, situata nella festaiola Costa Brava, la città è una destinazione spesso economica grazie all'Aereoporto di Girona-Costa Brava che tratta con Ryanair. Capitale indiscussa ed internazione del modernismo catalano, stile iniziato da Lluís Domènech i Montaner e affinato da Antoni Gaudi che ne è il massimo esponente. Infatti la città conserva le sue opere come la Sagrada Familia, il Parc Güell e le Case Milá e Battlò site in Passeig de Gràcia, la strada che collega la Plaça Catalunya al quartiere omonimo. Cittá grandissima, con tanti quartieri e ognuno ha la sua peculiarità. Il Barri Gotic è la zona vecchia della città dove si trovano il Duomo di Sant'Eulalia e la Basilica di Santa Maria del Mar, entrambe in stile gotico, e il famoso Museu Picasso. Ci si sposta velocemente a Barcellona grazie all'efficiente metropolitana. La Rambla è qualcosa di unico, una strada così l'ho vista solo nella città Spagnola. Al Port Vell è facile trovare ristorantini buoni ed economici, dove prendere la paella è praticamente obbligatorio. Vicino al porto si trova La Barceloneta, il quartiere della movida dei catalanes, con il Casinò e tante discoteche del calibro di Pacha e Opium.
Mi pento amaramente di non esser riuscito ad andare al Tibidabo, e di non essere entrato in neanche un'opera di Gaudi.
Posto delle foto scattate con iPhone5, GalaxyS3, iPhone4s


La Torre Agbar di notte
Un opera del Museu Picasso
Il complesso della Barceloneta

Sagrada Familia
Parc Güell 






mercoledì 24 settembre 2014

Quinto Post: Lloret de Mar


Raduna turisti da tutta Europa, meta di divertimento dei più particolari che io abbia mai visto. Arrivarci è semplicissimo, si può prendere un bus diretto che passa su una strada litoranea e il tragitto non dura più di un'ora e mezzo. Sceso dal pullman la prima cosa che ho notato è un atmosfera molto fittizia, un delirio di luci al neon con discoteche ad ogni passo, giovani con sorrisi etilici pronti ad una nuova nottata e i "buttadentro" che ci riconoscevano, perché molto popolare come meta per noi Italiani la costa Brava. Il primo giorno si va a ballare, in una discoteca, il DISCO TROPICS che neanche tutte quelle nostre messe insieme avrebbero battuto, ambiente molto giovanile, non troppo elegante ma neanche così trasandato, musica molto ben remixata. La mattina si va a spasso per i negozietti di souvenir, tutti uguali e tutti con la stessa roba, e a cercare un ristorante che non fossero i Mc Donald's o i Burger King presenti ad ogni angolo. Per farvi capire la situazione, dentro una discoteca c'era un Burger King aperto dalle 4 a.m. all'alba. Ma sorvolando il secondo giorno dopo una buona cena in una Steak House si va per poco in un'altra discoteca e poi a casa presto! La terza giornata ho potuto ammirare, credo, l'unica chiesa presente nella località, e mi ha colpito molto la sua cupola e le sue decorazioni in modernismo catalano, tutto colorato e mosaicato. La sera capitiamo ad un Fluo Party dove sparavano secchi e secchi stracolmi di vernice+acqua che "non avrebbero dovuto macchiare", non credeteci. Mi è dispiaciuto il quarto giorno dover andare via, mi ero abituato a quella finta città fatta esclusivamente per quello per cui c'era, divertimento, hotel e cibo, una spiaggia non invidiabile e tante persone da tutta Europa con tutta la foga e la voglia di divertirsi che hai tu. Consigliatissimo.
Posto delle foto che ho fatto con un iPhone 4S, un Samsung Galaxy s4 e un iPhone 5.
Chiesa di Sant Romà
Disco Revolution
La Playa de Lloret